Esplorando paesi lontani e ripercorrendo nel tempo la storia dell'uomo, troviamo un denominatore comune: la ceramica. I miti della creazione dell'uomo raccontano la divinità intenta a manipolare l'argilla per darle forma, sembianze e vita. In un poema epico babilonese è la dea Aruru a creare il primo uomo con l'argilla, attraverso la tecnica arcaica dei vasai del neolitico.
Secondo l'antico mito egizio, invece, il dio Khnum foggia tutte le creature con un tornio da vasaio. Nella tradizione ebraica il Creatore plasma Abramo dalla terra. Alcune versioni sostengono che, proprio come in ceramica, la creta è stata "cotta" dal fuoco dell'anima.
Dai diversi colori della terra, sostengono i mussulmani, hanno avuto origine le razze umane dei bianchi, neri, marroni, gialli, verdi olivastri, mezzi neri e rossi. La mitologia greca racconta come Prometeo abbia creato gli uomini con l'argilla ingannando Zeus. Secondo il poeta Esiodo, Zeus, per vendicarsi, invio Pandora, la prima donna, causa di tutti imali, creata con terra e acqua da Efesto, dio degli artigiani e degli artisti.
Spesso la forma del vaso ha richiamato il corpo femminile, il vaso simboleggia il grembo materno dove si sviluppa e viene protetto il neonato. Nell'arte greca l'associazione era immediata tanto da modellare vasi con seni.
I primi oggetti che l'uomo realizza in ceramica, quasi 10.000 anni fa, sono "copie" di se stesso. Quando diviene sedentario, scopre quasi per caso che l'argilla, a contatto col fuoco, diventa più resistente. Costruisce così contenitori per conservare cibi e bevande, abbellendoli con impressioni di oggetti della natura e con incisioni. 3.000 anni fa, Chuan, sovrano cinese della prima dinastia, fu vasaio. Da allora nel paese di Confucio si sviluppò l'arte della ceramica e poi della porcellana, modello incontrastato anche per altre civiltà.
Agli Egizi dobbiamo, nel XII secolo A.C., la scoperta del rivestimento con smalti colorati per impreziosire ed impermealizzare gli oggetti. Prima della comparsa degli smalti, le ceramiche erano decorate con terre colorate, gli ingobbi.
Gli Etruschi, nella penisola italica, hanno lasciato testimonianze di grande eleganza con forme semplici e plastiche in uno stile molto vicino all'essenzialità moderna.
Anfore e vasi erano modellati con l'antenato del tornio: oggetti armoniosi, documenti di vita, arti, sport e leggende. Attraverso l'espansione Araba, l'arte della ceramica venne importata in Spagna a Valencia, dove smalti e lustri resero splendidi gli oggetti creati con la terra e in Italia, dove si sviluppò la maiolica faentina, che conobbe il massimo del suo incanto nel 1500.
Dopo lo splendore delle ceramiche italiane tra il 1700 e il 1800 la Francia divenne il paese guida della lavorazione, dettò moda e stile fine al secolo scorso. Molto rinomate ed imitate furono le porcellane di Sèvres. La città divenne Manifattura Reale con Luigi XV e conobbe il suo momento di maggiore fama in epoca napoleonica, con lo stile impero. Particolarmente famose furono le preziose decorazioni con doratura, lucida ed opaca.
Purtroppo a causa dell'avvento di materiali sintetici come la plastica, gli usi ed i gusti sono cambiati; la ceramica fa sempre meno parte del corredo casalingo e della nostra vita quotidiana.